Tory Island |
Qui, a Tory Island, negli ultimi 50 anni si è sviluppata, in una realtà limitatissima che non arriva a contare i 200 membri, una delle più vibranti comunità di artisti naifs, che non solo per la loro specificità, ma anche per le loro qualità artistiche, hanno esposto a Chicago, Belfast, Londra e Parigi e venduto in importanti aste a cifre considerevoli. Ma prima di presentare la comunità dei pittori isolani, è bene precisare qualcosa sul Donegal, su Tory Island e sui suoi abitanti, per meglio comprendere la tendenza artistica.
L’isola e i suoi abitanti
La posizione di Tory Island |
Natura incontaminata, terre selvagge, spiagge dal candore caraibico, spietati venti oceanici e un clima inclemente sono di casa nel Donegal. Dovunque la forza degli elementi è padrona e si respira a pieni polmoni il Sublime della natura.
Il carattere fiero ed aspro dei suoi abitanti è stato forgiato dalle difficoltà e dalla terra alla quale si sono consacrati. Conservano ancora lo spirito ribelle dei loro antenati che furono nemici giurati della dominazione inglese
La lingua irlandese è ancora lingua viva, tanto che più di un terzo della contea è Gaeltacht, area dove la maggioranza della popolazione è di madrelingua irlandese. “Up here it’s different” recita un detto locale ed è proprio vero. Tory Island è la sublimazione di questo spirito selvaggio, ribelle, isolato, ma anche accogliente e profondo.
Tory Island (in irlandese Oileàn Thoraì) si trova a 11 km dalle coste della mainland. I traghetti non sono frequenti e specialmente in inverno si può essere isolati per giorni. Abitata da 4500 anni, è un esempio di tenace resistenza dell’uomo alle prove della natura. Forte è il senso indipendentista degli isolani che da secoli eleggono un loro re (Rì Toraì). Oggi è un ruolo puramente simbolico; il re, infatti, svolge la funzione di portavoce della comunità. Ed è qui, a Tory, che si ritirò a dipingere gli spettacolari paesaggi dell’isola il pittore inglese Derek Hill negli anni ’50.
L’isola e suoi pittori: Derek Hill, James Dixon e il re Patsy Dan Rodgers
Derek Hill (1916-2000), amante dell’Italia e in contatto con Giorgio Morandi e Renato Guttuso, nel 1954 si trasferì a Church Hill nel Donegal. Nel 1958, durante una visita a Tory Island, rimase impressionato dalla luce e dalla natura inesplorata del luogo. Negli anni successivi trascorse lunghi periodi sull’isola a dipingere, coinvolgendo la comunità locale ad appassionarsi alla pittura e ad praticarla. Tra di loro c’era James Dixon.
James Dixon (1887-1970), pescatore e allevatore, all’epoca del suo incontro con Hill aveva 72 anni e aveva trascorso tutta la sua vita sull’isola. Iniziò dipingendo con la vernice per barche e usando il crine del proprio asino come pennello. Le sue opere descrivono la realtà quotidiana degli isolani e i paesaggi aspri di Tory, temprati dalla forza degli elementi in maniera semplice, genuina e diretta. Che grande profondità! Magnifico esempio dell’universalità dell’arte (e dell’arte di arrangiarsi) che porta il suo messaggio anche in una terra così remota e segreta. Ma sicuramente affascinante!
West East Village di James Dixon |
Nel 1981 Hill donò allo stato irlandese la sua residenza di Church Hill, Glebe House, dove oggi sono esposte numerose opere dell’artista inglese e la sua collezione privata comprendente anche opere di Picasso, Morandi e Guttuso. Alla Glebe House sono conservate anche alcune opere significative degli artisti di Tory Island, come ad esempio West End Village di James Dixon.
Sull’esempio di Dixon altri isolani si avvicinarono alla pittura. Oggi a James Dixon è intitolata la galleria d’arte di Tory, Gailearaì Dixon, dove espongono gli artisti locali; Il più rappresentativo è Patsy Dan Rodgers che oltre ad essere un apprezzato pittore è anche un valente musicista di Trad music (ovviamente).
Rodgers è l’attuale re di Tory e tra i suoi compiti rientra anche quello di dare il benvenuto ai visitatori dell’isola. E adempie ai suoi oneri salutando ogni singolo visitatore (17mila circa nel 2015!) al suo arrivo sull’isola e alla sua partenza dalla stessa. Che fatica essere il re, meglio dipingere!
Da vedere questa breve intervista all'ultimo re irlandese:
Seguiteci anche su:http://falsariga.altervista.org/
Nessun commento:
Posta un commento