mercoledì 23 novembre 2016

Alle origini della Repubblica delle banane

Il Novecento è stato il secolo delle banane. Da Andy Warhol, a Nico e i Velvet Underground, a Gabriel Garcia Marquez, a Woody Allen, a Dalla e De Gregori e alle Repubbliche delle Banane. Tutti noi lo abbiamo sentito esclamare almeno una volta: "Viviamo nella Repubblica delle Banane!"  Ma qual' è l'etimologia di tale espressione dispregiativa che descrive uno stato con un governo corrotto, instabile ed soggetto alle ingerenze delle potenze estere?  L'origine dell'espressione deriva dall'azienda statunitense oggi conosciuta come Chiquita; la celebre banana dei simpatici spot pubblicitari, per intendersi. Ma procediamo con ordine.

L'United Fruit Company

L'espressione fu coniata nel 1904 dallo scrittore statunitense O.Henry nel suo racconto breve Cabbages and Kings nel riferirsi allo stato centroamericano dell'Honduras. Il perché di tale espressione risiede nel fatto che lo stato honduregno era uno dei maggiori produttori ed esportatori di banane, appunto. Ma vi è un elemento aggiuntivo nella vicenda: l'United Fruit Company.

Minor C.Keith
La compagnia, nata nel 1899 da una fusione di imprese che operavano nel settore alimentare, era un impresa statunitense che da pochi anni operava nei paesi centroamericani (Guatemala, Nicaragua, Honduras e Costa Rica) nell'importazione di banane verso gli USA. La personalità forte della neonata United Fruit Company era Minor C. Keith, imprenditore newyorchese già attivo nel settore ferroviario. Sotto la conduzione di Keith la compagnia espanse la sua influenza, garantendosi una sorta di monopolio nell'importazione delle banane, sull'America Latina, sul Centro America, come visto, e sulle isole caraibiche.

Keith rivoluzionò il trasporto delle materie prime verso gli USA. Celebre fu la flotta bianca, Great White Fleet, che assicurava il collegamento dal Centro America alle coste meridionali degli States con veloci navi pitturate di bianco. Il bianco fu scelto perché garantiva un miglior mantenimento della qualità del prodotto in quanto questo colore meglio rifletteva i raggi del sole che potevano far deperire anzi tempo la banana.

La compagnia si guadagnò un ruolo dominante nel continente americano. Tuttavia, non fu sempre rispettosa, però, dei diritti dei lavoratori. Celebre è l'episodio del 1928 conosciuto come Banana Massacre avvenuto in Colombia. A seguito di ripetuti scioperi dei lavoratori dell'United Fruit Company l'esercito colombiano, su pressioni dei vertici dell'azienda Usa, aprì il fuoco contro i manifestanti che scioperavano causando circa 3000 morti. Episodio fu liquidato come una giusta risposta a una rappresaglia comunista. I corpi dei lavoratori uccisi scomparvero in situazioni poco chiare, forse furono gettati in mare.
Pubblicità storica dell'United Fruit

L'episodio colombiano è sintomatico della forza acquisita della compagnia statunitense. L'United Fruit Company divenne, così, un potente mezzo stabilire la supremazia Usa sulle Americhe. L'intento coloniale della UFC si trovava in pieno accordo con la dottrina Monroe.

Colonialismo informale, dottrina Monroe

Negli anni dell'imperialismo europeo gli Usa mantennero una posizione del tutto particolare. Non considerarono necessario imporre il proprio controllo territoriale su ampie porzioni del globo come facevano gli europei. Ma preferirono limitarsi ad un colonialismo informale: controllare l'economia dei paesi sottoposti senza apparenti modifiche politiche.  L'interesse statunitense fu nettamente direzionato ad assumere un ruolo di leadership nell'ambito continentale "L'America agli Americani". O meglio agli Usa.

Tale indirizzo politico è conosciuta come "dottrina Monroe" dal nome del presidente degli Stati Uniti che per primo nel 1823 la teorizzò. Quindi, l'United Fruit Company costituiva l'ultimo evento cronologico di questo indirizzo. La UFC controllò la vita politica dei paesi in cui era attiva determinando le sorti economiche e non solo: nascono le Repubbliche delle Banane.

Il colpo di stato nel Guatemala
Lavoratori della UFC in Guatemala negli anni'30

L'episodio più emblematico della controversa United Fruit Company fu il colpo di stato in Guatemala nel 1954, quando fu smaccatamente evidente l'apporto della compagnia statunitense. Il paese centroamericano era sottoposto al controllo estero ormai da decenni con un susseguirsi di governi militari corrotti, quando nel 1951 fu eletto presidente il giovane ufficiale dell'esercito Jacobo Arbenz.

Il neopresidente promise la liberazione dello stato dalle ingerenze dell'United Fruit Company. Questo intento allarmò gli Usa che risposero tempestivamente. Il capo della CIA Allen Welsh Dulles, che era azionista di maggioranza anche della UFC, organizzò un colpo di stato, agitando il pericolo comunista, che mirasse a destituire Arbenz. Nel 1954 Città del Guatemala fu bombardata dall'aviazione americana costringendo il presidente Arbenz al lasciare il paese.

Dopodiché, fu costituito un nuovo governo guatemalteco, docile agli interessi statunitensi. Un governo da repubblica delle Banane.

Chiquita
Logo della Chiquita

Nel 1970 l'United Fruit Company ha cambiato nome; si chiama, infatti Chiquita Brands International. Oggi "Chiquita è un’azienda internazionale leader nella produzione e commercializzazione di prodotti alimentari freschi, con 21.000 dipendenti in 70 paesi". Ha migliorato gli standard sindacali e s'impegnata nel sociale. Il nome Chiquita, in spagnolo "ragazza", è la ispanizzazione del nome di C.Keith. Miss Chiquita, la simpatica mascotte della pubblicità, esordì già nel 1944.

La compagnia americana ha segnato la storia del secolo scorso sotto molti aspetti. E non sempre lo ha fatto per meglio. Pensateci la prossima volta che vedete una Chiquita perché dietro "un Gusto da 10 e lode" si nasconde molto di più!







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