mercoledì 9 novembre 2016

Jean-Michel Basquiat e SAMO©

Samo non è solo un'isola greca o un piccolo comune calabrese, ma è anche un nome che è entrato con prepotenza nella storia dell'arte del XX secolo.

Jean Michel Basquiat (1960-1988)
Jean Micheal Basquiat


 "Una notte stavamo fumando erba ed io dissi qualcosa sul fatto che fosse sempre la stessa merda, The Same Old Shit. SAMO, giusto? Immaginatevi: vendere pacchi di SAMO! È così che iniziò, come uno scherzo tra amici, e poi crebbe", così Basquiat descrive la nascita della sua tag SAMO. Una battuta di spirito, sotto l'effetto dell'erba, all'amico Al Diaz nel 1978. Jean Michel aveva 18 anni e la sua tag SAMO iniziò a infestare i muri di New York.

Furono quelli gli anni, tra la fine '70-primi '80, che videro la nascita della Street art. Sono gli anni di Futura 2000, Kenny Scharf, Richard Hambleton e Keith Haring con il suo celebre bambino radiante. La strada diventò una galleria d'arte. Si modificò la comunicazione artistica. Furono gli anni di SAMO.

La parabola artistica dell'artista statunitense fu brevissima. E luminosissima. E lo stesso si può dire di SAMO. La vita di Basquiat si concluse, infatti, nel 1988 con la prematura morte per overdose. Aveva 28 anni.

Nel 1977 Basquiat, con l'amico Al Diaz, cominciò a spargere con la loro tag SAMO a Manhattan, concentrandosi nei quartieri di Tribeca e Soho. Jean Michel aggiunge alla tag il simbolo del copyright. Una critica di due diciottenni, con problemi con le sostanze, contro la società capitalista che non li capisce?

Basquiat e Diaz non si limitarono soltanto a diffondere il loro tag, ma sotto il marchio di SAMO dettero voce alle proprie convinzioni. Quasi dei Tweet. In questi vi può leggere una critica alla società e i media americani.

-SAMO© saves idiots and gonzoids
SAMO© 4 mass media mindwash
Ma anche:

SAMO as an end to mindwash religion, nowhere politics and bogus philosophy

SAMO is neo form of art

SAMO is the King

The whole livery line bow like this with bigmoney all crushed into these feet

Critica, disagio giovanile, ansia comunicativa, uso di stupefacenti, ribellione generazionale ed adrenalina del rischio. Tutto questo è nel SAMO di Basquiat.

Nel 1980 l'attività dell'artista cambiò drasticamente. Dalle strade alle gallerie. SAMO is Dead, scrisse su un muro. Tuttavia l'elemento grafico, eredità dell'attività in strada, restò sempre presente nelle opere di Basquiat.

Per noi SAMo è la voglia di incidere in una realtà che non ascolta. Una realtà sovrabbondante di stimoli visivi e comunicativi, ma persa nel proprio solipsismo.










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